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Sicurezza stradale: al via la campagna "Se non rispondi non muore nessuno"


Sicurezza stradale: al via la campagna

Nel 2015 l’incidentalità rilevata da Polizia di Stato e Arma dei Carabinieri ha evidenziato inversione di tendenza, con un aumento degli incidenti mortali e del numero delle vittime.
Sono aumentate anche il numero delle infrazioni, molte delle quali originate dalla distrazione per l’utilizzo di smartphone alla guida senza l’ausilio di auricolari o vivavoce.
Anas e Polizia di Stato hanno deciso, quindi, di realizzare una campagna di sensibilizzazione degli automobilisti sui pericoli derivanti da una guida distratta con l’obiettivo di accrescere la consapevolezza degli utenti della strada. Con la campagna nasce anche l’applicazione per smartphone “Guida e Basta”, disponibile per Ios e Android, che consente di impostare il proprio cellulare sulla modalità di guida e di inoltrare un messaggio ad un gruppo di contatti “preferiti” per comunicare loro che si è in viaggio e che non sarà possibile rispondere al telefono.
“Non dobbiamo mai abbassare la guardia sul tema della sicurezza stradale”, ha spiegato il presidente di Anas Gianni Vittorio Armani, aggiungendo che quest’anno è stato avviato un grande progetto di manutenzione della rete stradale ed autostradale sull’intero territorio nazionale per mettere in sicurezza e potenziare l’enorme patrimonio esistente, destinando oltre il 40 per cento delle risorse a questo obiettivo, con progetti come bastabuche, smartroad, le barriere salvamotociclisti. “Ma sappiamo che non basta, ecco perché Anas si è impegnata insieme alla Polizia Stradale per diffondere la cultura della sicurezza” ha concluso Armani.
Il Direttore Centrale delle Specialità della Polizia di Stato Roberto Sgalla ha osservato che le cause di questa accresciuta incidentalità vanno imputate prevalentemente a condotte di guida imprudenti e scorrette, in particolar modo alla guida distratta. “Gli smartphone ci connettono al mondo con sistemi di messaggerie, piattaforme social, foto e videocamere, raggiungendo il paradosso dei selfie scattati mentre si è alla guida: tutto fuorché mantenere
le mani sul volante e lo sguardo fisso sulla strada”. Tutte azioni estremamente pericolose che influiscono sui tempi di reazione e sull’attenzione dei conducenti, con rischi elevatissimi per la sicurezza di tutti gli utenti della strada.
Contemporaneamente alla campagna “Quando guidi #GUIDAeBASTA”, Anas ha presentato anche il concorso “Giovani Videomakers per la Sicurezza stradale”. Una iniziativa realizzata con l’Associazione Mondiale della Strada (AIPCR), di cui fa parte anche il MIT, che invita i ragazzi dai 14 ai 20 anni, a realizzare un video sul tema della sicurezza stradale.
Fonte: anita

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